Lungo l'Illinois
Sbarchiamo all'Aeroporto O'Hare di Chicago dopo un viaggio lunghissimo in aereo e con il fuso orario che pesa: andando verso l'Ovest si recuperano ore importanti; almeno 6 per New York e 9 per Los Angeles).
Per il nostro fisico, quindi, è già quasi ora di cena, ma qui a Chicago siamo ancora ad un orario di pranzo.
Il cielo è piovoso e fa un freddo terribile; ci aspettavamo temperature un po' più alte per essere Agosto, ma in effetti siamo quasi a confine col Canada...
Andiamo alla società di noleggio per ritirare la nostra vettura prenotata prima di partire e, con grandissima sorpresa, scopriamo che è una Ford Mustang rossa nuova fiammante (solo circa 3.000 miglia percorse): ecco... è la macchina perfetta per questa strada.
Partiamo dall'Aeroporto e ci avviciniamo alle sponde del lago Michigan per trovare il punto di partenza della Route 66.
Il traffico è molto intenso, ma finalmente riusciamo ad arrivare all'incrocio tra la Jackson Boulevard e la Michigan Avenue, punto esatto storico di partenza della Route 66, anche se alcuni siti Web lo indicano come il numero 77 di Adam Street, punto in cui è posizionato il primo cartello.
Sia io che Gio, non siamo amanti delle grandi città; preferiamo luoghi più selvaggi e poveri di caos cittadino e sappiamo molto bene cosa ci aspetta un po' più avanti nel viaggio (già qualche anno prima, io e lui ancora, avevamo viaggiato lungo il Texas, il New Mexico e l'Arizona), così non perdiamo troppo tempo in Chicago e cerchiamo di spostarci fuori dalla metropoli per trovare un luogo tranquillo in cui passare la notte.
In USA non è necessario preoccuparsi di prenotare un posto per dormire: lungo ogni tragitto, un numero molto considerevole di Motel permette di fermarsi e riposare... basta sceglierne uno.
Anche perchè il bello di questo viaggio, è proprio l'avventura e il non sapere dove ci si ferma.
Oggi, con le nuove tecnologie dei nostri Smartphone, possiamo cercare su Google Maps i Motel che sono nelle vicinanze o, in casi in cui si sa esattamente dove voler pernottare alla sera, con Booking.com (che negli States è davvero molto utilizzata dagli albergatori), si ha la possibilità di sfruttare offerte irripetibili.
Quando vediamo un posto che ci attira, ci fermiamo, mentre altre volte proseguiamo dritti dopo una sosta di pochi minuti.
A Joliet, appena fuori da Chicago, siamo stravolti e ci fermiamo a dormire in un "Ramada", una catena di Motel molto diffusa in America.
Siamo così stanchi che mangiamo al volo qualcosa in Motel e ci buttiamo in quegli enormi e morbidissimi lettoni americani, sapendo che il giorno successivo sarà il nostro primo giorno completamente sulla Route 66.
La mattina successiva approfittiamo dell'abbondante colazione inclusa per rimpinzarci ben bene; non abbiamo alcuna intenzione di fermarci a pranzo in un ristorante e sarà prevista solo qualche sosta per uno spuntino veloce.
Facciamo onestamente fatica a capire quale sia la vera Route 66... non esiste praticamente quasi alcuna segnalazione e siamo costretti a seguire a naso la direzione verso St.Louis costeggiando la I-55 o, in alcuni tratti, percorrendola velocemente.
Passiamo così Dwight, Pontiac, Bloomington, Atlanta, Lincoln, Springfield (no, non quella dei Simpsons!).
Lungo la strada ci soffermiamo ad ammirare alcune delle attrazioni della Route, come il Muffler Man ad Atlanta, il World's Largerst Covered Wagon a Lincoln, la tomba di Abramo Lincoln e altre piccole caratteristiche località che ci capita di incontrare.
Troviamo anche i primi segni sull'asfalto indicanti la Route 66: la tentazione è troppo forte per non fermarci a fare qualche fotografia.
Ogni cosa che vediamo attira la nostra attenzione, così approfittiamo per entrare a visitare una Caserma di Pompieri, un meccanico e ci mettiamo a parlare con chiunque incroci il nostro sguardo.
Certo, la gente è davvero disponibile e quando capisce che siamo turisti italiani in viaggio lungo la loro Route 66, si aprono totalmente e diveniamo immediatamente amici.
A tardo pomeriggio, ci accorgiamo che siamo alle porte di St.Louis, ma notiamo il traffico intensivo e decidiamo di non perdere troppo tempo per visitare questa splendida città.... d'altronde, il tempo a nostra disposizione non è moltissimo e tra soli 8 giorni dovremo prendere l'aereo a Los Angeles... abbiamo altre priorità in programma!
Ci fermiamo quindi in un altro Motel appena passata St.Louis... oltre il cartello dello Stato del Missouri!
Siamo stanchissimi, ma la nostra prima giornata è stata entusiasmante....
Abbiamo già visto 1000 cose diverse e sappiamo che davanti a noi sta arrivando il meglio.
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